Religione, etica e laicità

Nella attuale congiuntura storica il bisogno dello Stato di disciplinare il multiculturalismo e alimentare la coesione sociale, di assecondare le rinnovate esigenze dettate dalla globalizzazione e dalle acquisizioni che derivano dallo sviluppo medico e tecnoscientifico, fanno emergere in Occidente nuovi risvolti della "questione della laicità". Non è diversa la situazione del nostro Paese. Anzi, a detta di alcuni si assiste da qualche tempo in Italia a una rimessa in discussione della modernità e della laicità da parte di chi sembra auspicare una ripresa dell'emegemonia cristiana sulla società. Si assiste in tal senso a una rivincita del religioso che, sebbene non esibisca tratti di radicalità evidenti in altre parti del pianeta, merita nondimeno di essere tenuta in seria considerazione per le conseguenze che essa genera sul terreno dell'etica e della religione. Collegato a questa tendenza è infatti, secondo alcuni studiosi, il tentativo di rilanciare come religione civile una confessione religiosa che ha perduto lo statuto di religione di Stato e di ottenere una tutela statale per un'etica particolare, propugnando una cultura cristiana come elemento identitario accettato anche da atei devoti.
Religione, etica e laicità, a c. di Hagar Spano, Fridericiana Editrice Universitaria, Napoli 2008.